lunedì 30 settembre 2013

TORINO e JUVENTUS si scontrano a suon di tweet

E' l'era dei social network, è banale dirlo ma ormai tutto giro intorno a questo: dobbiamo stare attenti ai post pubblicati su facebook, agli innumerevoli cinguettii su twitter, alle foto appena scattate e subito pubblicate su instagram.
 Ma se prima i peggiori (per noi spettatori direi migliori) scontri avvenivano tra gli allenatori in conferenza stampa -esemplare in tal caso è il trasgressivo ma nello stesso tempo unico Mourinho- ora le società si battibeccano, e anche con toni più che sarcastici, sui famigerati social network.
In questa giornata con il derby di Torino ne abbiamo viste di cotte e di crude
Dopo il "caso" Tevez che pubblica sul suo profilo twitter la foto del suo piede colpito dai tacchetti di Immobile scrivendo che tutti parlano del suo fuorigioco e non della mancata espulsione dell'attaccante del torino, sono addirittura i due profili ufficiali Twitter di Juventus e Torino a scontrarsi direttamente. 
Provocatorio è stato infatti l'articolo apparso sul sito del Torino, dal titolo "Ma come conta Conte?" in cui in conclusione si scrive "La verità è che la Juventus ha vinto il derby per 1-0, e che quell'1-0 è stato viziato da un evidentissimo fuorigioco. Il resto sono solo inutili parole. Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica" per rispondere alle parole del tecnico bianconero

domenica 29 settembre 2013

che BEFFA- l'Inter pareggia 1-1 contro il Cagliari

Tutti i gufi aspettavano questo momento ed è arrivato! L'Inter ha pareggiato 1-1 contro il Cagliari nella sfida delle 15. 
Mazzarri decide di fare turn over per far riposare tutti quelli che hanno dato tanto nella sfida del giovedì ma questo alla fine dei conti non lo ha premiato. Troviamo in campo dal primo minuto Rolando, che nonostante un primo tempo discreto sul finire ha qualche incertezza di troppo, Pereira, che invece non ripete la buona prestazione fatta l'ultima volta -infatti le migliori azioni sono provenute dalla fascia di Nagatomo-, Belfodil, anche lui con un'ottima prestazione nel primo tempo che non viene ripetuta nel secondo -infatti viene sostituito da Palacio- e il giovane gioiello croato Mateo Kovacic che rispetto agli altri ha fatto una buona prestazione con delle ripartenze veloci che lasciavano sul posto i rossoblu, l'unica cosa che gli è mancato è stato il gol, che avrebbe portato una meritata vittoria. 
La squadra di Mazzarri ha giocato un'ottima partita, arrivando molto spesso davanti allo specchio della porta e riuscendo a concludere altrettante volte, ma non ha avuto la capacità di concretizzare e di mantenere il vantaggio. Infatti i primi a segnare sono stati i nerazzurri con Maurito Icardi di testa su un eccellente assist di Nagatomo -uno dei migliori in campo per l'Inter- ma solo 8 minuti dopo Radja Nainggolan con un tiro dalla distanza, deviato da Rolando riesce a spiazzare Handanovic. Onore al Cagliari che porta a casa un punto

venerdì 27 settembre 2013

TOP e FLOP quinta giornata SerieA

Ieri si è concluso il turno infrasettimanale del campionato 2013/2014, caratterizzato da tante sorprese. Partiamo dalla Roma, inaspettatamente in vetta alla classifica sola con 15 punti: nonostante in quest'ultimo match il tecnico sia stato espulso, la squadra di Rudy Garcia conquista 5 vittorie in 5 partite grazie anche ad un De Rossi che è tornato ad essere il perno tra difesa e centrocampo,con i nuovi acquisti -vedi strootman- che sanno fare la differenza e ad un ambiente che sta piano piano acquistando la sicurezza e la consapevolezza di poter fare un campionato al pari delle grandi.

La squadra giallorossa è seguita da Napoli, Inter e Juventus. Al top delle tre troviamo la squadra di Mazzarri che ha battuto in rimonta a San Siro, sotto gli occhi di un Moratti ormai prossimo a lasciare la presidenza, un'organizzata Fiorentina, messa molto bene in campo da Montella e trascinata da un Giuseppe Rossi ritrovato. Tra le sorprese dell'Inter spiccano Ricky "maravilla" Alverez, elogiato a fine partita dallo stesso tecnico neroazzurro, l'esterno brasiliano Jonathan -quello dell'anno scorso ormai è un lontano e brutto ricordo- e Cambiasso, impossibile non sottolineare la prodezza sul gol del pareggio.
Mentre per la Juventus ancora una prova opaca; la squadra di Conte agguanta affannosamente la vittoria contro il Chievo, dopo essere passata in svantaggio nel primo tempo con un gol di Thereau derivante da un errore in disimpegno di Buffon. Ennesimo

lunedì 23 settembre 2013

GP Singapore: Vettel domina, lo seguono Alonso e Raikkonen

Dopo un week-end pressoche perfetto, Sebastian Vettel si aggiudica il gran premio di Singapore in maniera netta e quasi facile... Domina indisturbato per tutta la gara, rimanendo sempre in testa, facendo di continuo il miglior tempo in pista (1’48,564) -la sua striscia è stata dal primo giro viola-, idea impensabile poterlo preoccupare. Alla partenza c’è stato un pizzico di incertezza quando è parso che Nico Rosberg riuscisse a prendere il comando, ma la sensazione è durata pochi secondi ...A tagliare il traguardo dopo di lui troviamo Alonso- lo spagnolo della Ferrari fa una partenza strepitosa partendo dalla settima posizione e riuscendo a mettersi fin dall'inizio dietro a Rosberg-seguito da Raikkonen (magico il mio Kimi), che partendo dalla tredicesima posizione in griglia, guida in maniera impeccabile e dopo una serie di ottimi sorpassi si ritrova sul podio. Quarto Rosberg che all'ultimo giro riesce a sorpassare Webber che deve abbandonare la gara con il motore in fiamme. Seguono Nico, Hamilton, Massa con la Ferrari e le due McLaren di Button e Perez. Chiudono la top ten Hulkenberg con la Sauber e Sutil con la Force India. 
Durante la gara non è mancata come ogni anno la safety car che è entrata in pista al 25° giro per permettere di sistemare le barriere di sicurezza danneggiate dopo una uscita di strada di Ricciardo -per fortuna ha già firmato con la Red Bull.
Con questo risultato Vettel consolida il primo posto nella classifica mondiale 2013. Il prossimo Gran Premio in calendario si svolgerà il 6 ottobre in Corea. 

Ranking ATP in tempo reale... e Nole 100 settimane N1

Complementi a Nole per questo importantissimo traguardo, ben 100 settimane numero 1

1 Djokovic, Novak (SRB) 11,120 
2 Nadal, Rafael (ESP) 10,860
3 Murray, Andy (GBR) 7,075 
4 Ferrer, David (ESP) 6,710 
5 Federer, Roger (SUI) 4,515
6 Berdych, Tomas (CZE) 4,460 
7 Del Potro, Juan Martin (ARG) 4,425 
8 Tsonga, Jo-Wilfried (FRA) 3,325 
9 Gasquet, Richard (FRA) 3,165 
10 Wawrinka, Stanislas (SUI) 3,150
11 Raonic, Milos (CAN) 2,610 
12 Nishikori, Kei (JPN) 2,325 
13 Haas, Tommy (GER) 2,265 
14 Simon, Gilles (FRA) 2,155 
15 Janowicz, Jerzy (POL) 2,085 
16 Isner, John (USA) 2,025 
17 Almagro, Nicolas (ESP) 1,940 
18 Robredo, Tommy (ESP) 1,855 
19 Fognini, Fabio (ITA) 1,840 
20 Youzhny, Mikhail (RUS) 1,780 
21 Anderson, Kevin (RSA) 1,775 
22 Seppi, Andreas (ITA) 1,555
23 Tipsarevic, Janko (SRB) 1,525 
24 Kohlschreiber, Philipp (GER) 1,445 
25 Lopez, Feliciano (ESP) 1,435 
26 Melzer, Jurgen (AUT) 1,425 
27 Gulbis, Ernests (LAT) 1,386 
28 Paire, Benoit (FRA) 1,380 
29 Dimitrov, Grigor (BUL) 1,375 
30 Monaco, Juan (ARG) 1,275 

domenica 22 settembre 2013

Roma PADRONA - 2-0 sulla Lazio -

La Roma di Garcia si aggiudica il derby per 2-0!!!
I giallorossi grazie a Balzaretti (al 63") e a Ljajic (al 94" su rigore) spengono i sogni della Lazio e restano saldi in vetta alla classifica, riscattando la sconfitta nella finale di Coppa Italia. La Roma dunque vince la quarta partita consecutiva dall"inizio del campionato, non succedeva dal 1960 ed è in testa alla classifica.

''Abbiamo rimesso la Chiesa al centro del villaggio":così l'allenatore giallorosso che si rifugia in un proverbio francese per dire - sotto sotto - che la Roma si è riappropriato del primato calcistico della Capitale, vincendo il derby 2-0'. ''E' stata per noi una partita importantissima - dice Garcia a Sky - per noi e per i nostri tifosi e come ho detto, il derby non si gioca ma si vince anche se non dimentico che abbiamo fatto 4 vittorie di fila''. Ancora una volta la Roma ha messo una marcia in piu' nel secondo tempo, ma per il tecnico giallorosso la spiegazione è semplice: ''durante il primo tempo anche la squadra avveraria gioca, ma non dimentico che la Lazio ha giocato tre giorni fa e quando si gioca tanto prima o poi un calo arriva, anche se e' sicuro

Simon semplicemente PERFETTO

Non ci posso credere :')...
Gilles Simon ha portato a casa il suo undicesimo titolo in carriera vincendo gli Open di Metz contro il connazionale Tsonga... Lui, rientrato dopo un paio di mesi di stop, diventato da pochi giorni padre per la seconda volta di Valentin, è riuscito a sconfiggere il francese numero 8 nel ranking, detentore del titolo 2011 e 2012, dominando nettamente con un 6-4 6-3. Questa è la terza vittoria su 8 incontri con Tsonga, tra l'altro la prima sul veloce. 
La partenza era subito favorevole a Gilles, che sciupava però un break di vantaggio iniziale, subendo il controbreak nell'ottavo gioco. Sul 4-4 ancora un brutto game al servizio per Tsonga, break a 30 subito; Simon annullava due palle del controbreak e chiudeva la questione. Due break, nel quinto e nono game, decidevano invece la seconda frazione.
Curiosità: settimo anno di fila con almeno una vittoria nel World Tour, è il nono giocatore dell'anno a vincere un torneo senza lasciare per strada neanche un set.

ATP Metz -Simon torna e va in finale dove lo aspetta Tsonga


Gilles Simon (il mio adorato e amato Gilou) dopo due mesi e mezzo di stop a causa di una brutta pertosse e di due costole rotte -il rientro in Canada e a Cincinnati possiamo pure non contarli visto una uscita al primo turno e un ritiro al primo turno- torna sui campi di Metz, e a quanto pare al meglio. Ci ha messo un po' per riprendersi ma ha aspettato il momento giusto per rientrare rinunciando a quasi tutta la stagione sul cemento e soprattutto agli US open. Il raffreddore rimediatosi a Eastbourne -in cui ha rischiato veramente di volare per il ventaccio che c'era vista la sua minuscola stazza ma dove è arrivato in finale (prima finale sull'erba in carriera)- non essendo stato curato a dovere per wimbledon è degenerato e gli ha portato problemi inaspettati, che sono usciti fuori solo dopo le visite fatte a Neuchatel.
Ora c'è ed è pronto ad affrontare in finale il connazionale Jo Wilfried Tsonga dopo aver superato l'altro connazionale Mahut per 6-3 7-6.

venerdì 20 settembre 2013

ed è di nuovo Formula1... SINGAPORE

Finalmente si riaccendono i motori... -non vedevo veramente l'ora-

Sono passate due settimane circa dal Gran premio di Monza e pochi giorni dall'annuncio di Kimi Raikkonen alla Ferrari per le stagioni 2014-2015, ma ora l'attenzione ricade sul gran premio di Singapore... tredicesima prova della stagione, sul circuito di Marina Bay, lungo 5.065 metri, i piloti dovranno effettuare 61 tornate, per un totale di circa 308 chilometri. Oltretutto di notte. Perché a Singapore, sede del gran premio numero 13 della stagione, saranno le 20 quando scatterà la gara, illuminata da circa 6000 riflettori.

Alonso può essere considerato uno dei migliori interpreti di questo circuito:“Questa è una gara molto impegnativa sia dal punto di vista fisico che mentalmente, perché lo svolgimento notturno comporta il cambiamento di tutti gli orari del weekend a cui siamo abituati. La corsa è impegnativa, non c’è margine di errore, ma è una pista che mi piace sulla quale ho ottenuto buoni risultati, quattro podi nelle cinque gare finora disputate. Anche quest’anno affronto questo appuntamento con la consapevolezza di poter ottenere buoni riscontri e con la fiducia che ci sia tutto quello che occorre per far bene. Come in tutti i circuiti cittadini, anche a Marina Bay c’è sempre il rischio di commettere un piccolissimo errore che può trasformarsi in un problema importante. L’ultimo settore è il tratto più insidioso, in particolare le curve ‘18’ e ‘19’, che passano sotto una tribuna, sono quelle in cui si rischia di più, dove è facile commettere un errore. Basta una piccola perdita di concentrazione e si corre il rischio di terminare la corsa contro le barriere”, ha dichiarato.

giovedì 19 settembre 2013

RUSH- la sfida tra Hunt e Lauda

FINALMENTEEEEEE :)
Oggi esce nelle sale cinematografiche italiane Rush. Uno dei film più attesi dell'anno (soprattutto da me) -prodotto con un budget di 38 milioni-che racconta la stagione 1976 del Mondiale di Formula 1, una delle più belle, intense, drammatiche ed emozionanti mai vissute a bordo pista. Io ancora non ero nata e ahimè non posso fare un confronto tra quello che viene rappresentato in Rush e gli avvenimenti davvero accaduti ma questo film mi accontenta a pieno!

TRAMA 
Durante gli anni settanta, nella cosiddetta epoca d'oro della Formula 1, esplode la grande rivalità sportiva tra i piloti più talentuosi del momento, James Hunt e Niki Lauda. I due, che si danno battaglia fin dai tempi della Formula 3, non potrebbero essere più diversi: l'inglese è un ragazzo estroverso ed affascinante, che fuori dai circuiti è sempre a caccia di divertimento e belle donne; l'austriaco è invece un tipo introverso e riservato, dedito in maniera scrupolosa alla sua professione.
La loro rivalità raggiunge il culmine nella stagione 1976, quando tra mille rischi e pericoli, Hunt tenta di strappare con la McLaren la corona di campione del mondo a Lauda, a sua volta alla ricerca del bis iridato con la Ferrari. Neanche il catastrofico incidente avvenuto al Nürburgring Nordschleife durante il Gran Premio di Germania, in cui Niki rischia di perdere la vita, riesce a fermare questa accesa sfida, che ha il suo epilogo nell'ultima prova del campionato, il Gran Premio del Giappone a Fuji, sotto una pioggia battente.

in fondo è sempre il solito MOUrinho

E non può mancare un post sul mio adorato MOU e sulle parole della conferenza stampa di ieri...
In fondo, ci ha abituati così. Per Josè Mourinho, ogni partita inizia con la conferenza stampa della vigilia. E’ stato lo stesso ieri, nell' incontro con i giornalisti in vista del match tra Chelsea e Basilea.
A un cronista che gli chiedeva cosa ne pensasse dell’avvio di stagione dei Blues, statisticamente il peggiore da 10 anni a questa parte, il tecnico portoghese ha risposto stizzito:“E’ la seconda volta che fai questa domanda. Hai detto la stessa cosa due volte nell’ arco di dieci minuti – afferma riferendosi alla considerazione rivolta poco prima a Demba Ba -. Ti ho ascoltato prima, ma sembri più preoccupato tu di me. Pensi che sia sordo? O che non capisca quello che dici? Credi che non sappia questa cosa prima di te?”.

mercoledì 18 settembre 2013

Cavani al Napoli non manca più... 2-1 rifilato al Borussia

che partita che partita che partita! Il Napoli dopo la timidezza iniziale e alcuni palloni perduti facilmente soprattutto a causa della grande pressione del borussia, si risveglia e fa vedere a pieno il suo valore. lo dimostrano i gol messi a segno da Higuain -con un colpo di testa- e di Insigne- su punizione-.
E' stata una partita appassionante, avvincente, combattuta, e soprattutto divertente. La squadra di Benitez ha sottomesso i tedeschi: Reus spento, Weidenfeller espulso -uscito fuori area per intercettare con una mani un attacco di Higuain-, Klopp stesso espulso; l'unico gol deriva da un'autorete di Zuniga che rischia di riaprire la partita sul finale.
Il Napoli è primo nel girone, con l'Arsenal che ha battuto 2 a 0 il Marsiglia.
Ottimo esordio degli azzurri in Champions, contro un avversario quotatissimo. 
L'assenza di Cavani questa sera non si è fatta sentire per niente; quello che si è fatto sentire invece è stato il supporto di tutto il San Paolo con un'atmosfera magica, a dir poco perfetta. 
Sarebbe stato bello essere presente ad uno spettacolo del genere...

Un mercoledì...da leoni- MILAN e NAPOLI debutto in Champions league

Questa sera Milan e Napoli faranno il loro debutto il Champions league. La squadra di Benitez affronterà un ottimo Borussia Dortmund, arrivato in finale nella scorsa competizione, mentre i rossoneri si troveranno di fronte il Celtic, facilmente sconfitto proprio un anno fa dalla Juventus.


Ma vediamo come arrivano Napoli e Borussia per la sfida al San Paolo.
Dopo aver risparmiato diversi giocatori con l'Atalanta, non ci sono grossi dubbi sulla formazione che schiererà Rafa Benitez se non sul solito ballottaggio Cannavaro-Britos, con quest'ultimo favorito per fa coppia con Albiol ed in attacco con Pandev in leggero vantaggio su Insigne per far parte del terzetto con Hamsik e Callejon alle spalle di Higuain. Sugli esterni rientrano Maggio e Zuniga mentre Inler sarà confermato al fianco di Behrami.
Più complicata la situazione di Jurgen Klopp che deve fare a meno di diversi giocatori. Gundogan, Kehl e Piszcek ne avranno per parecchio tempo e Błaszczykowski non dovrebbe recuperare. Davanti a Weidenfeller spazio alla coppia Subotic-Hummels mentre a destra agirà Schmelzer ed a sinsitra Grosskreutz. A centrocampo Bender e Sahin, ma non è da escludere una scelta più difensiva mentre nel reparto avanzato dovrebbero agire Reus, Aubameyang (questi due più larghi) e Mkhitaryan in supporto a Lewandowski.

GULBIS attacca DJOKOVIC: il successo lo ha cambiato

Ernests Gulbis, il 25enne tennista lettone, attualmente numero 35 nel ranking Atp, ha recentemente fatto una dichiarazione in cui parla del cambiamento di Nole Djokovic dopo il raggiungimento del successo da parte di quest'ultimo. 
Infatti ha dichiarato: "Io e Nole ci conosciamo da tantissimi anni, l'ho incontrato per la prima volta quando avevo 12 anni. Inizialmente avevamo un buon feeling, poi purtroppo lui è cambiato radicalmente. E' accaduto quando ha ottenuto il suo primo grande successo e il nostro rapporto è inevitabilmente mutato. A me piacciono i caratteri forti che non cambiano quando arrivano al successo o ad ottenere molti soldi. Questa è la qualità più importante per me. Non ho litigato con Djokovic ma non vi è più quel bel rapporto perché non mi piace più come persona."

martedì 17 settembre 2013

Juventus NON buona la prima

La Juventus questa sera al suo esordio in champions league ha affrontato in Danimarca il Copenaghen, ma il risultato finale non è stato quello sperato e previsto.Sulla carta l'impegno è decisamente alla portata dei campioni d'Italia: basta considerare che i danesi occupano attualmente il decimo posto nel proprio campionato di lega e non vincono una partita in casa da marzo, con più sconfitte rispetto ai pareggi. Le insidie però sono dietro l'angolo: la Danimarca non suscita bei ricordi nei piemontesi che lo scorso anno pareggiarono in casa del Nordsjaeeland.
Infatti la squadra di Antonio Conte già al 13' subisce il gol del Copenaghen di Jorgensen, che si ritrova il pallone tra i piedi dopo la punizione di Braaten ed infila Buffon. Ma dopo questo gol la Juventus si risveglia, mantenendo sempre il possesso del pallone, non facendo avvicinare i danesi nell'area di Buffon,

MILAN - KAKA' STOP

Kakà, il centrocampista del Milan arrivato gli ultimi giorni di mercato, ha rimediato un brutto infortunio -lesione muscolare all'adduttore sinistro- che lo terrà fermo per almeno 2-3 settimane.

"Avete letto sul sito del Milan del mio infortunio, è stata veramente un brutta giornata per me perché non me l'aspettavo. Ho deciso di autosospendermi lo stipendio in questo periodo perchè dal Milan voglio solo il sostegno e l'affetto per guarire presto. Da oggi ho iniziato già le cure, il vostro affetto in questi giorni mi dà la carica e mi motiva ad essere in campo il prima possibile. E' un momento duro e difficile, spero di essere in campo al più presto per dare un po' di gioia a voi e anche a me " queste le parole di un Kaka' affranto, dispiaciuto, col morale a terra, completamente diverso da quel 30enne visto nei primi giorni a milanello, sorridente, con tanta voglia di stare sul campo, di mettersi in gioco, di lottare per la squadra e insieme alla squadra."Il gesto di Kakà nasce ieri pomeriggio quando ricevo una telefonata di un affranto Ricky che piangeva al telefono. E mi ha detto che voleva sentire l'affetto del Milan, ripagare l'ambiente e non voleva un solo euro finché non tornerà a giocare. Questo chiarisce il rapporto straordinario tra i tifosi e Kakà". Così il dg Adriano Galliani commenta la decisione presa dal centrocampista

lunedì 16 settembre 2013

L' ITALBASKET NON SI FERMA E DOMINA

In Slovenia l’Italia c’e’, e’ viva ed è pronta a mettere in difficoltà tutti. Dopo una prima fase da rivelazione e le due sconfitte con Slovenia e Croazia, gli azzurri rialzano la testa nell’ultima sfida del Girone F degli Europei, superando i campioni in carica della Spagna. La Nazionale di Pianigiani domina nel primo quarto, soffre il ritorno nel secondo della Roja, sembra messa al tappeto nel terzo, recupera il gap nel quarto e mette le ali all’overtime. L’ennesima impresa dell'italbasket , il cui successo è stato impreziosito dalle prestazioni di Alessandro Gentile (25 punti) e Pietro Aradori (17). Gli azzurri, avanti di 12 punti (24-12) tra primo e secondo periodo, hanno subito  il ritorno degli iberici che hanno ribaltato la situazione volando fino al +15 (45-60). L'Italia è riuscita a ricucire il gap con un parziale di 25-14 nel quarto periodo trovando allo scadere la parità (70-70) con la magia di Gigi Datome (11 punti).

Coppa Davis, Serbia, Nole Djokovic e Ana Ivanovic

Ana Ivanovic parla del suo amico Nole Djoovic e del loro rapporto nato quando erano non appena bambini e consolidatosi nel tempo, superando ogni tipo di ostacoli e malelingue. Hanno caratteri completamenti diversi: lei timida e riservata ma caccia la grinta nel momento giusto, lui sfacciato e divertente ma quando gioca non scherza affatto. Praticamente sono agli antipodi ma l'Ivanovic ne parla così: “Nole è un bravo ragazzo. Ci conosciamo da quando avevamo 4 anni e lui era solo agli inizi del tennis. Abbiamo condiviso molti momenti divertenti soprattutto nei tornei che abbiamo giocato assieme in Serbia fino a quando avevamo 12 anni” e aggiunge che considera l'amico “come una fonte di ispirazione per me e per molti giovani della nostra nazione ma non perde occasione di mettermi in imbarazzo come successe alla Hopman Cup con la canzone stile Gangnam”.


Però tra i ricordi positivi ci sono anche momenti spiacevoli che hanno accompagnato la

Sampdoria-Genoa il derby della lanterna. Le pagelle

Ieri si è disputato nello stadio Marassi il 107esimo derby della lanterna.
Partita molto divertente e molto intensa, con parecchi errori tecnici dati dalla grande pressione portata da parte di entrambe le squadre sui portatori di palla avversari.
La sfida per la supremazia cittadina tra le due liguri premia, in maniera anche generosa, i rossoblu di Liverani, che nella serata più attesa trovano la prima vittoria stagionale. La Sampdoria è scesa sul campo piena di problemi, sterile e senza idee, ed inevitabilmente è stata costretta ad affondare ben tre colpi da parte dei genoani- Antonini e Calaiò all'esordio, il solito Lodi su punizione-.
L'esultanza di Liverani al terzo gol della squadra rossoblu dimostra l'importanza della partita e di quei tre punti agguantati proprio nel momento più importante. Delio Rossi invece, si prende tutte le responsabilità della sconfitta e spera sia dovuta semplicemente ad una cattiva lettura ed interpretazione del match, e che non ci siano quindi problemi più profondi dietro.

domenica 15 settembre 2013

TENNIS classifica atp in tempo reale

classifica ATP in tempo reale... Re Roger riagguanta il quinto posto, Nadal resta sempre ad un soffio da Djokovic e quindi dalla testa della classifica, il primo degli italiani rimane il nostro Fognini
1 Novak Djokovic SRB 11050 - Davis Cup SF (1 W / 0 L) - 11120 11120
 2 Rafael Nadal ESP 10860 - - - - -
 3 Andy Murray GBR 7060 - - - - -
 4 David Ferrer ESP 6710 - - - - -
 5 Roger Federer SUI 4515 +1 - - - -
 6 Tomas Berdych CZE 4460 -1 Davis Cup SF (1 W / 0 L) - 4460 4460
 7 Juan Martin Del Potro ARG 4355 - - - - -
 8 Jo Wilfried Tsonga FRA 3425 - Metz R16 - 3425 3525
 9 Richard Gasquet FRA 3165 - - - - -
 10 Stanislas Wawrinka SUI 3150 - - - - -
 11 Milos Raonic CAN 2625 - Davis Cup SF (1 W / 0 L) - 2695 2695
 12 Kei Nishikori JPN 2325 - - - - -
 13 Tommy Haas GER 2265 - - - - -
 14 Jerzy Janowicz POL 2110 - - - - -
 15 John Isner USA 2025 - - - - -
 16 Gilles Simon FRA 1950 - Metz R16 - 1950 2155
 17 Fabio Fognini ITA 1945 - St. Petersburg R32 - 1945 2150
 18 Nicolas Almagro ESP 1940 - - - - -
 19 Tommy Robredo ESP 1855 - - - - -
 20 Mikhail Youzhny RUS 1825 - St. Petersburg R32 - 1825 1985
 21 Kevin Anderson RSA 1775 - - - - -
 22 Andreas Seppi ITA 1630 - Metz R16 - 1630 1790
 23 Janko Tipsarevic SRB 1505 - Davis Cup SF (0 W / 1 L) - 1530 1530
 24 Marin Cilic CRO 1445 - - - - -
 25 Philipp Kohlschreiber GER 1445 - Metz R16 - 1445 1650
 26 Feliciano Lopez ESP 1435 - - - - -
 27 Jurgen Melzer AUT 1425 - - - - -
 28 Benoit Paire FRA 1380 - Metz R32 - 1380 1585
 29 Grigor Dimitrov BUL 1375 - - - - -
 30 Juan Monaco ARG 1275 - Davis Cup SF (0 W / 1 L) - 1345 1345

tiriamo le somme INTER JUVENTUS

All'indomani dell'anticipo di lusso -l'agognato derby d'italia- possiamo tirare le somme dell'andamento del match.
 Il Primo tempo, che si conclude con lo 0-0, è caratterizzato dal solito dominio della squadra torinese, che riesce ad avere un buon possesso palla ma non arriva mai ad impensierire la porta protetta da handanovic, eccetto con 1-2 calci piazzati; l'unica azione pericola vede protagonista infatti il piccolo nagatomo che con un tiro al volo, su una respinta corta e imprecisa di Pogba, costringe Buffon ad un'ottima parata.

Il Secondo tempo invece vede l'Inter protagonista; la squadra neroazzurra esce dagli spogliatoi rivitalizzata -sarà l'effetto Mazzarri- e gioca con grande concretezza e aggressività prendendo numerosi applausi da San Siro. il risultato infatti si sblocca al 70' con Icardi su assist di Alvarez che recupera un ottimo pallone dall'errore di Chiellini;l'italo-argentino,entrato al posto dell'altro neo acquisto dell'inter Taider si riconferma bestia nera della juventus (è il quarta gol che rifila alla squadra torinese). Ma la gioia dei tifosi neroazzurri dura poco perchè dopo circa due minuti con una buona giocata personale Asamoah trova pronto Vidal il quale a sua volta la mette in rete. La partita si conclude sull' 1-1 nonostante qualche brivido sul finale.

terza giornata serie A e risultati anticipi

Giornata Nº 3
DataIncontroRisultato
14/09/2013InterJuventus11
14/09/2013NapoliAtalanta20
14/09/2013TorinoMilan22
15/09/2013FiorentinaCagliari
15/09/2013LivornoCatania
15/09/2013LazioChievo
15/09/2013UdineseBologna
15/09/2013VeronaSassuolo
15/09/2013SampdoriaGenoa
16/09/2013ParmaRoma
Ecco le partite che si disputeranno tra oggi e domani più i risultati degli anticipi di ieri.


sabato 14 settembre 2013

INTER-JUVENTUS -E' solo la terza giornata, ma che giornata!-

Siamo solo alla terza giornata, ma vediamo già sfidarsi inter e juventus nel così detto "derby d'italia", definito così da Gianni Brera nel 1967.
Questa sfida arriva in un momento particolare... è il primo derby che non vedrà protagonista il capitano argentino dell'inter javier zanetti da quando è in italia causa rottura del tendine d'achille, infortunio che lo ha colpito nella gara Palermo-Inter del 28-04-2013. inoltre molto probabilmente sarà l'ultimo derby che vedrà seduto sulle tribune di San Siro alla presidenza del club neroazzurro Moratti per la cessione del 75% della società all'indonesiano Thohir, che diventerà azionista di maggioranza.
Quello di oggi è il confronto numero 111 a Milano -comprese le sfide in Coppa Italia- e il bilancio è a favore dei nerazzurri, con 48 vittorie, a fronte di 29 successi bianconeri . L'ultimo trionfo della squadra milanese, tuttavia, risale alla stagione 2009/10: 2-0 per l'allora Inter di Mourinho, con reti di Maicon ed Eto'o.
L'incontro inizia alle ore 18:00 ed ecco le probabili formazioni:
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Cambiasso, Taider, Guarin, Nagatomo; R. Alvarez; Palacio. All.: Mazzarri
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah; Tevez, Vucinic. All.: Conte
Si prevede una sfida avvincente, entrambe le squadre arrivano a pari punti -certo siamo alla terza giornata- e sono motivate al massimo. l'inter vuole confermare il buon lavoro svolto nell'ultimo mese e dimostrato nelle prime due sfide di campionato; il suo allenatore Walter Mazzarri spera in una risposta positiva sul campo dei suoi ragazzi- dopo la buona preparazione vista in allenamento- e di poter rimandare in campo, anche solo per qualche minuto, Milito, reduce dal brutto infortunio rimediato a febbraio nella sfida di europa league contro il cluj. Il club bianconero invece è in cerca di quella vittoria che gli darebbe fiducia, metterebbe paura sulle squadre avversarie e segnerebbe nuovamente -dopo due scudetti consecutivi- il suo strapotere in campionato.

venerdì 13 settembre 2013

Kimi in red

Kimi Raikkonen, vincitore del titolo iridato con la Ferrari nel 2007, ritorna nella scuderia del cavallino rampante dopo due anni in Lotus.
Possiamo dire che era destino: "la Ferrari sarà la mia ultima squadra in Formula 1", avevo dichiarato più volte tra il 2007 e il 2008, e così molto probabilmente sarà.
Nonostante il licenziamento nel 2009, con il successivo e rapido ingaggio di Alonso, la scuderia di Maranello non ha potuto fare a meno del suo 
pilota di ghiaccio, protagonista della 200esima vittoria della Ferrari al gran premio di Cina nel 2007 e della 200esima pole position (francia 2008), per non parlare del titolo mondiale al suo primo anno in rosso (terzo ferrarista della storia a riuscirci dopo Juan Manuel Fangio e Jody Scheckter).
Raikkonen, si sa già a partire dal suo soprannome, è glaciale: non vuole parlare con i giornalisti- la sua solita risposta è infatti "wait see", aspettiamo di vedere-, non esulta o salta o ride e scherza sul podio ma beve semplicemente il suo champagne come se quella vittoria fosse semplicemente "dovere di pilota", il secondo posto non lo soddisfa perchè "non è il primo", non ha twitter, o qualsiasi altro social network,è riservato-fin troppo-, ama la vodka da buon finladese e dice quello che pensa, sempre-indimenticabile è infatti il suo team radio "leave me alone, I know what I'm doing", lasciatemi in pace, so cosa sto facendo. Ma soprattutto è una persona che dietro la maschera di ghiaccio ha dei sentimenti. Lo fece capire al mondo intero quando lasciò la formula 1 affermando: "ci sono troppi interessi economici, è solo business e politica, questo mondo mi fa schifo".
Kimi era stato tradito, accoltellato alle spalle da quella squadra che lui stesso aveva definito "una famiglia".Parole, questa che hanno una grandezza immensa soprattutto perchè pronunciate da una persona che fa della freddezza la sua caratteristica principale.

E se Venditti cantava "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", così è per iceman... il pilota che la Ferrari non merita, per come è stato trattato, ma quello di cui ha bisogno- con i nuovi motori turbo, avversari sempre più competitivi e i capricci di Alonso- per la sua esperienza, la sua bravura, la sua lealtà (proprio come il Cavaliere Oscuro.