Però tra i ricordi positivi ci sono anche momenti spiacevoli che hanno accompagnato la
crescita tennistica e della loro personalità. Ana infatti non può dimenticare il giorno dell’inizio della guerra, “me lo ricordo bene, ero in campo e mi hanno detto che i bombardamenti sarebbero iniziati in serata e di tornare subito a casa. Ci siamo fermati per un paio di settimane non sapendo bene cosa stesse accadendo, poi abbiamo pensato di anticipare gli allenamenti al mattino presto, dalle 5 alle 7. Giocavamo i tornei sapendo che si sarebbero interrotti al suono delle sirene, ci siamo dovuti adattare a nuova regole, cercando di vivere il più normalmente possibile”
crescita tennistica e della loro personalità. Ana infatti non può dimenticare il giorno dell’inizio della guerra, “me lo ricordo bene, ero in campo e mi hanno detto che i bombardamenti sarebbero iniziati in serata e di tornare subito a casa. Ci siamo fermati per un paio di settimane non sapendo bene cosa stesse accadendo, poi abbiamo pensato di anticipare gli allenamenti al mattino presto, dalle 5 alle 7. Giocavamo i tornei sapendo che si sarebbero interrotti al suono delle sirene, ci siamo dovuti adattare a nuova regole, cercando di vivere il più normalmente possibile”
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