giovedì 19 settembre 2013

RUSH- la sfida tra Hunt e Lauda

FINALMENTEEEEEE :)
Oggi esce nelle sale cinematografiche italiane Rush. Uno dei film più attesi dell'anno (soprattutto da me) -prodotto con un budget di 38 milioni-che racconta la stagione 1976 del Mondiale di Formula 1, una delle più belle, intense, drammatiche ed emozionanti mai vissute a bordo pista. Io ancora non ero nata e ahimè non posso fare un confronto tra quello che viene rappresentato in Rush e gli avvenimenti davvero accaduti ma questo film mi accontenta a pieno!

TRAMA 
Durante gli anni settanta, nella cosiddetta epoca d'oro della Formula 1, esplode la grande rivalità sportiva tra i piloti più talentuosi del momento, James Hunt e Niki Lauda. I due, che si danno battaglia fin dai tempi della Formula 3, non potrebbero essere più diversi: l'inglese è un ragazzo estroverso ed affascinante, che fuori dai circuiti è sempre a caccia di divertimento e belle donne; l'austriaco è invece un tipo introverso e riservato, dedito in maniera scrupolosa alla sua professione.
La loro rivalità raggiunge il culmine nella stagione 1976, quando tra mille rischi e pericoli, Hunt tenta di strappare con la McLaren la corona di campione del mondo a Lauda, a sua volta alla ricerca del bis iridato con la Ferrari. Neanche il catastrofico incidente avvenuto al Nürburgring Nordschleife durante il Gran Premio di Germania, in cui Niki rischia di perdere la vita, riesce a fermare questa accesa sfida, che ha il suo epilogo nell'ultima prova del campionato, il Gran Premio del Giappone a Fuji, sotto una pioggia battente.

fonte wikipedia

Recensione
Ron Howard racconta di una sfida dove i “combattenti” sono personaggi veri, immediati, popolari, genuini, semplici e provenienti dagli anni ’70: il Niki Lauda interpretato da un perfetto Daniel Brühl e il James Hunt impersonato da un convincente Chris “Thor” Hemsworth sono i classici “personaggi tipo”: caratterizzati da tratti molto netti e qualità specifiche, Niki è tanto razionale-brutto-calcolatore quanto James è passionale-bello-spericolato. Siamo di fronte a due figure antitetiche, due uomini granitici nei loro caratteri, che non cambiano quasi in nulla nel corso della storia sebbene tra loro scorra la sfida e si instauri il dialogo.
Con una regia classica e una fotografia vivida, Rush riesce a trascinare lo spettatore per due ore pur procedendo esattamente come ce lo si aspetta: il circuito è noto, le curve sono quelle e i sorpassi spesso sono pochi, eppure gli occhi di chi guarda restano incollati allo schermo. Perché, come spiegava lo stesso Hunt nella frase riportata a inizio articolo, la Formula 1 ha a che fare con la morte, ma anche con la vita.

CONSIGLIATISSIMO ;)
                                                        ecco il trailer 

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